Rinnovati gli organismi della Federazione UGL-INTESA F.P.
Il 10-11 aprile scorso si è svolto il II Congresso Nazionale della Federazione UGL-INTESA Funzione Pubblica che ha rinnovato i suoi Organismi e ha confermato il recesso dalla Confederazione UGL, che vive una situazione interna assolutamente antidemocratica e al di fuori da tutte le regole basilari dello stato di diritto. Abbiamo, per qualche tempo, provato a ripristinare una situazione perlomeno accettabile ma non ci siamo riusciti e, pertanto, non abbiamo potuto far altro che rompere ogni legame con l’attuale gestione.
Il Congresso, come supremo atto di democrazia interna, rinnovando i suoi organismi di gestione ha chiarito e ribadito la volontà delle migliaia di iscritti che nessun atto di vertice, unilaterale e arbitrario, può sostituire. Pertanto è stata superata, con questo Congresso, quella situazione di incertezza e dubbio, creata artatamente in questi ultimi tempi, attorno alla legale rappresentanza della Federazione UGL-INTESA Funzione Pubblica.
Inoltre il Congresso ha dato una nuova spinta per una riforma della P.A. che sia più partecipativa e responsabile, formulando proposte chiare e dando precise indicazioni a questo sindacato.
Vogliamo rilanciare il lavoro pubblico attraverso il potenziamento della contrattazione di posto di lavoro, in cui le rsu e le rappresentanza sindacali aziendali siano realmente protagoniste circa l’utilizzo delle risorse, l’efficacia e l’efficienza degli uffici pubblici riportando il tutto ad una responsabilità personale e di staff che coinvolga la dirigenza pubblica e il personale in egual misura, avendo come fine il miglioramento dei servizi e della immagine della Pubblica Amministrazione.
Un sindacato moderno deve proporre innovazione, al passo con i tempi, attraverso il coinvolgimento di quelle forze vive della Pubblica Amministrazione ancora disposte a non accettare il ghetto dove si cerca da tempo di relegarla.
Nell’augurare a tutti un buon lavoro riprendiamo, con idee e energia nuova, la presenza negli uffici a difesa dei diritti del personale e per una Pubblica Amministrazione nuova e migliore.
Saluti Giovanni Orefice.