Agenzie di stampa – UGL-INTESA F.P.

 

IMG_20141122_105142(AGENPARL) – Roma, 24 nov – P.A, gli scioperi generali lasciano il tempo che trovano ed anche i lavoratori iniziano a dubitarne sugli effetti. Serve, invece, uno strumento più efficace e una nuova strategia che blocchi la burocrazia per almeno una settimana, come lo sciopero virtuale e quello solidale nei contratti collettivi di lavoro. Lo ha ribadito la Ugl-Intesa fp nel corso del IV Consiglio Nazionale della Federazione tenutosi a Montesilvano.

Lo sciopero virtuale – spiega il Segretario Generale Ugl-Intesa fp, Francesco Prudenzano – è una forma di protesta attuata mantenendo l’impegno lavorativo contrattuale, in conseguenza della quale il lavoratore non percepisce il relativo compenso e il datore di lavoro deve versare la somma trattenuta per lo sciopero su un fondo speciale a gestione concordata. Il primo sciopero virtuale fu attuato il 27 settembre 2007, organizzato da una task force internazionale coordinata da UNI Global Union e dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria IBM di Vimercate. Quello sciopero vide partecipe oltre 2000 lavoratori per 20 giorni ma alla fine si sottoscrisse un’importante accordo per i 5000 lavoratori della Ibm.

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Saluti Giovanni Orefice.

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